The house, the tower and the veranda are the three elements that compose the project of this private residence. Three volumes composed of different shapes with easily recognizable materials. The house is covered by a pitched roof in tiles and the facade is covered with a light but warm mineral plastering. The tower has a flat roof, in stone, laid one by one by fast and experienced hands. The veranda assumes the function of connection between the two parts of the building, it is made of steel and glass, contains a stairwell, is transparent leting light through, allowing you to imagine the most secret garden behind. The common denominator is the choice of natural materials, used almost as semi-finished materials so that the project is never attributable to a style, a period. The size of the openings favours the view to the outside, especially thanks to the low sills at 45 cm from the ground that allow you to see the garden from the inside more easily. The visual and physical continuity is wanted. The same stone slabs are used both for the entire living area and for the exterior and for the pool, where seven large blocks of travertine float on the water allowing the passage and entry into the house. The villa had a very short construction timeline, thanks to the constructive choices that allowed to optimize a lot of downtime. The structure is in metal carpentry, while the perimeter panels are in prefabricated panels X-LAM. This allows the construction to be carried out in the workshop, while excavations and foundations are being prepared at the site.
La casa, la torre e la veranda sono i tre elementi che compongono il progetto di questa residenza privata. Tre volumi composti da forme e materiali diversi facilmente riconoscibili. La casa è coperta dal tetto a falde in coppi e la facciata è rivestita da un intonaco minerale dal colore chiaro, ma caldo. La torre ha il tetto piano, è di sasso, posato uno per uno da mani veloci ed esperte. La veranda assume la funzione di connessione tra le due parti della costruzione, è in acciaio e vetro, contiene un vano scala, è trasparente lascia passare la luce e permette di immaginare il giardino più segreto che si trova alle spalle. Il tutto ha come denominatore comune la scelta di materiali naturali, usati quasi come dei semilavorati in modo che il progetto non risulti mai riconducibile ad uno stile, ad un periodo. La dimensione delle aperture privilegia la vista verso l'esterno, soprattutto grazie ai davanzali bassi a 45 centimetri da terra che permettono di vedere il verde del giardino dall'interno con più facilità. La continuità visiva, ma anche fisica è voluta, le stesse lastre di pietra sono usate sia per tutta la zona giorno, sia per gli esterni e per l'intorno della piscina dove sette grossi blocchi di travertino galleggiano sull'acqua e permettono il passaggio e l'ingresso in casa. La costruzione ha avuto dei tempi di realizzazione molto ridotti, grazie a delle scelte costruttive che hanno permesso di ottimizzare molto i tempi morti e di attesa. La struttura è in carpenteria metallica, mentre i tamponamenti perimetrali sono in pannelli prefabbricati X-LAM. Questo permette di procedere alla costruzione in officina, mentre in cantiere si preparano gli scavi e le fondazioni.
Architecture & Project Management
Arch. Davide Mosconi, Arch. Daniela Bosco, Arch. Sara Di Benedetto
Project Team
Ing. Francesco Ravizza (structures), Ing. Stefano Fenoglio (plants), Ing. Matteo Madesani (acoustics), Giardino Segreto di Cristiana Ruspa (Landscape), Maffei - Roncaglione Architetti (interiors), Arch. Antonio Tanzini
Construction Company
ARC s.r.l.
Custom Furniture, Joinery & Partners
Marzero Architetture Metalliche s.a.s., Building & Stones, Pellegrini Outdoor, Trucchi Efisio, I.E. Impianti, The Paint Makers Co., Tesio s.n.c., Altomas, Pelassa Andrea, Casa delle Lampadine s.r.l.
Photography
Sara Di Benedetto